Oltre l’universo esiste un essere necessario, creatore dell’universo, che è appunto Dio.

L’universo è un complesso di esseri contingenti.
Ma l’essere contingente esige l’essere necessario come sua prima causa.
Dunque oltre l’universo esiste un essere necessario, creatore dell’universo, che è Dio.
L’universo è un complesso di esseri contingenti. Per spiegare questa prima affermazione basta guardare a ciò che ci circonda, l’universo che scorgiamo sensibilmente è composto da un’infinità di cose: noi uomini, gli animali, le piante, i minerali, gli astri, le cellule, gli elementi chimici, gli atomi e così via… Tutti questi esseri, compreso l’uomo (come abbiamo detto) non sono necessari. Perché? Perché necessario è soltanto ciò che necessariamente è (quindi non può non essere) e che necessariamente è quello che è (quindi non può mutarsi). Invece tutte le cose che compongono l’universo sono mutabili e di fatto continuamente mutano. I viventi nascono, crescono e muoiono; e durante la loro vita si evolvono e si modificano sempre. Le sostanze inorganiche sono ugualmente soggette a continue trasformazioni. Tutto in natura è soggetto a trasformazioni. Dunque tutti gli esseri che costituiscono l’universo sono contingenti.
Ma l’essere contingente esige l’essere necessario come sua prima causa. L’uomo in quanto contingente può essere e non essere. Per esempio alla natura dell’uomo appartiene la razionalità (per cui un uomo senza razionalità è assurdo) ma non appartiene alla natura dell’uomo la bontà, per cui può essere buono e cattivo. Se per sua natura l’essere contingente è indifferente ad essere e a non essere, vuol dire che non ha in sé la ragione sufficiente della propria esistenza; ed allora è chiaro che questa sua esistenza deve averla ricevuta da un altro, cioè ci deve essere un altro ente che sia la ragione sufficiente della sua esistenza, la causa che l’abbia determinato ad essere. Questa causa che l’ha determinato ad essere o è un essere contingente o è un essere necessario. Se è contingente, neppure esso ha in sé la ragione sufficiente della propria esistenza, che perciò deve essere causata da un altro essere; e riguardo a questo si riproduce la medesima questione. Orbene non si può procedere all’infinito nella serie delle cause essenzialmente subordinate, altrimenti si avrebbe una serie infinita di anelli che stanno sospesi senza un fulcro di attacco, si avrebbe, cioè, una serie infinita di specchi che riflettono la luce senza un corpo per sé lucente, una somma di zeri che, per quanto prolungata, non può dare l’unità.
Dunque ci deve essere un essere necessario. Un essere che abbia in sé la ragione sufficiente del proprio essere e che sia ragione sufficiente di tutti gli altri, causa prima dell’universo. Ed allora è evidente la conclusione: oltre l’universo esiste un essere necessario, creatore dell’universo, che è appunto Dio.
(web)

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