Italia Reale!

Esistono cose che importano poco al popolo. Nessuno diventerà Monarchico perchè gli mettiamo davanti una faccia ovvero un’altra.

La gente, per volere la Monarchia, deve sentire parlare di essa nelle cose importanti, ovvero: economia, lavoro, sicurezza e via dicendo.

Chi sarà il Re o Regina ha una importanza relativa. Per questo noi Monarchici dobbiamo parlare di cose serie e non di principi, duchi e varie.

Allora si scriva un programma e si diffonda..

E’ lo scopo di Italia Reale. Nel frattempo chi ha giocato per decenni con messe, the’, pasticcini e convegni, può continuare a farlo. E’ pittoresco. Ma la politica, la politica Monarchica, è un’altra cosa.

L’ignoranza purtroppo la fa’ da padrona. Moltissimi credono che la Monarchia sia addirittura scomparsa nel mondo e che riguarda un lontano passato.

La Monarchia è un qualcosa di troppo importante per lasciarla nelle mani dei Monarchici. E’ una facile battuta, ma alla fine non vi è riscossa se non si pone prima un punto finale alla precedente sconfitta.

E di sconfitta dobbiamo parlare. L’Ideale Monarchico non prospera in Italia e nemmeno si mantiene stabile: è in decadenza.

Lenta, generazionale, ma in decadenza.

Ed è un fallimento. Ora non è che si può dire “non è colpa di nessuno”. L’intera pluridecennale gestione dell’ideale Monarchico in repubblica ha evidentemente presentato delle falle.

Ha evidentemente fatto errori che prescindono dalla propaganda repubblicana ed il risultato è stata l’attuale balcanizzazione e ghettizzazione dei Monarchici che ormai parlano di popolo, al limite al popolo (quel poco che gli da retta) ma mai con il popolo.

Certo, se domattina perdessi il lavoro ed uno mi vien vicino cercando di consolarmi invitandomi ad una messa in suffragio del canarino di una granduchessa morta un secolo fa’, mi girerebbero come pianeti.

I Monarchici, unitari, non unitari e quant’altro hanno perso e perdono enormi appuntamenti con l’attuale situazione.

La repubblica è oggettivamente presente (non più oggettivamente forte, ma è presente e, che lo si voglia o meno, occupa empiricamente uno spazio e non può essere elusa) e si sta suicidando.

Non vogliamo darle il colpo di grazia? E non le diamo il colpo di grazia… Ma se aspettiamo che si seppellisca anche da sola, meritiamo di scomparire prima di essa.

A molti, a troppi, quel che fa’ comodo non è la Monarchia, ma il continuare ad essere Monarchici in repubblica, perchè così si mantiene quel proprio piccolo feudo di pseudo-potere all’italiana, ovvero il sentirsi definire “capo” o “presidente” da dieci, cento, mille o imprecisato numero di persone.

Non è una logica difficile ed è quella con la quale il fascismo ebbe successo. Infatti il fascismo comprese che all’italiano non importa esattamente nulla dell’Italia: quello che si vuole è un grado ed un sottoposto ed ecco che fioccarono per ogni cosa, persino per quello che noi chiamiamo oggi “amministratore di condominio”, una uniforme ed un briciolo di potere.

E’ per quel briciolo che gli italiani ucciderebbero e non, paradossalmente, per tutta la torta.

Lo stesso vale per le innumerevoli sigle e siglette di partiti, movimenti ed associazioni Monarchiche.

Non vi è niente di più importante di essere “presidente di….”, “rappresentante provinciale di….” socio tesserato ..e quant’altro.

Ecco l’Italia. No, non è quella romantica dei campi di battaglia del 1848 e del 1859 (che comunque profumavano di gloria solo sulla carta, come tutti i campi di battaglia che nella realtà puzzano di fango, sangue e morte), ma è l’Italia fatta da gente che comprende l’equazione: “vedere cammello, dare moneta”.

Ecco, noi siamo il cammello che dobbiamo fargli vedere ed è un cammello che è fatto appunto di proposte economiche, sociali, e quant’altro. Finora abbiamo cavillato sul numero di gobbe.

Bisognerebbe, quindi, risvegliare le coscienze con l’informazione, la propaganda e soprattutto un programma persuasivo.

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Monarchia
Monarchia nel mondo