“Ah, se la gente sapesse come viene creato il denaro farebbe la rivoluzione prima di domattina“

“Ah, se la gente sapesse come viene creato il denaro farebbe la rivoluzione prima di domattina“. Questa frase è attribuita a un esponente della famiglia Rotschild, la potente stirpe di banchieri. Se la gente sapesse dunque… Ma cosa dovrebbe sapere, e invece non sa?
Quasi ogni giorno i nostri governanti ci ammoniscono, con aria greve, sul tremendo debito pubblico (cioè di tutti) che grava sul nostro paese. Per questo il governo, ci dicono, deve imporre ai cittadini una pesante tassazione.
Ma che cos’è questo debito pubblico? Chi l’ha creato, e perché? Il debito pubblico, che pesa su tutti gli italiani, è stato creato dagli stessi governanti che poi ci impongono le tasse. Ma con chi siamo indebitati, a chi dobbiamo esattamente questa montagna di denaro?
Li dobbiamo sostanzialmente alle banche o, meglio, al sistema bancario. Sembra incredibile ma, grazie al cosiddetto signoraggio, si è messo in piedi un sistema infernale grazie al quale le banche centrali, che sono società private a scopo di lucro, come la nostra Banca d’Italia di proprietà delle banche stesse, creano denaro dal nulla “prestandolo” allo Stato.
Quello che lascia interdetti è che la banca centrale non fa pagare allo Stato il costo del biglietto di stampa più una giusta percentuale di guadagno (come se fosse una specie di tipografia insomma), bensì il valore nominale del biglietto più gli interessi! Cioè stampa un biglietto da 100 euro, del valore di pochi centesimi dovuti al costo di carta e stampa, e lo “presta” allo Stato come se quel biglietto creato dal niente valesse veramente 100 euro!
E come se non bastasse, la banca pretende indietro dallo Stato anche gli interessi. Cosicché lo Stato si indebita con quel biglietto del valore di pochi centesimi per ben 102,5 euro, ovvero 100 euro +2,5 euro di interessi.
Sembra una follia, pare pazzesco eppure è così: la banca centrale stampa moneta dal nulla e se ne attribuisce la proprietà! Ma la moneta non appartiene alla banca, che la crea dal nulla, ma dovrebbe appartenere allo Stato e a tutti i cittadini. Ecco come si indebita lo Stato, ecco perché tutti noi siamo indebitati fino al collo con le banche senza saperlo. Paghiamo salate tasse pensando di pagare i servizi dello Stato, invece paghiamo in sostanza per colmare l’incolmabile buco del debito pubblico con le banche.
Ma non è finita: grazie alla “riserva frazionaria” le banche possono moltiplicare il denaro, cioè possono prestare più denaro di quel che hanno in cassa, lucrando ancora una volta sugli interessi e moltiplicando la massa di denaro che possono gestire per i loro interessi.
Per legge infatti la banca deve tenere in cassa solo una piccola percentuale sui depositi, che di solito si aggira intorno al 5%. Significa che su 100 euro in deposito, 5 euro li deve tenere in cassa e gli altri 95 li presta lucrando sugli interessi. Questo meccanismo fu messo a punto considerando che gli investitori utilizzano, di volta in volta, solo una piccola parte dei loro depositi.
Questo significa che esiste una massa gigantesca di “denaro virtuale”, immateriale poiché scritto con dei numerini su un computer, che è molto superiore ai depositi: ed è per questo che nel 1929 si verificò il crollo di Wall Street quando i risparmiatori, ritirando in massa i loro soldi in seguito al crollo di alcuni titoli, provocarono la caduta a catena delle banche e del sistema bancario americano, in una crisi finanziaria che si riversò poi su scala mondiale.
Per la stessa ragione il governo argentino decise di bloccare i depositi bancari dei risparmiatori nella crisi economica del 2001-2002 (blocco giudicato anticostituzionale dalla Corte), per frenare la fuga dei capitali e il crollo del sistema bancario argentino, così com’era avvenuto nel crack di Wall Street.
Ma è un sistema economico sano quello per cui le banche americane speculano coi mutui subprime e come conseguenza vanno in fumo migliaia di miliardi in tutto il mondo, e qui in Italia aumentano i mutui per la casa? Vi siete mai chiesti perché le banche sono ormai padrone di tutto? E’ ovvio: sono gli unici soggetti che possono creare denaro dal nulla. Pochi speculatori della finanza sono in grado di sconvolgere l’economia mondiale impoverendo milioni di persone in tutto il pianeta.
Disse una volta M. A. Rothschild: “Permettetemi di controllare il denaro di una nazione e me ne frego di chi fa le leggi”. Ogni Banca Centrale (che è privata e posseduta da banche private) controlla il proprio governo tramite la capacità di condizionare i prestiti al Tesoro, di manipolare i tassi di cambio, d’influire sul livello delle attività economiche nazionali e di fare pressioni sui politici compiacenti tramite elargizioni mirate nel mondo degli affari (compravendita di aziende, privatizzazioni di aziende pubbliche, fusioni eccetera). E’ una gigantesca partita di giro nella quale più soldi girano e più lo Stato, cioé tutti i cittadini, si indebitano col sistema bancario.
Si è instaurato un sistema folle che tramite le banche private controlla completamente il denaro pubblico di tutti i cittadini, ai quali è sottratto il potere monetario e quindi la capacità di decidere i cambiamenti della loro vita.
Grazie al debito pubblico il sistema bancario è padrone delle nostre vite, il “cravattaro” occulto che strangola il paese grazie al signoraggio: è il grande usuraio che tiene per la gola ogni cittadino grazie alle tasse imposte dai governanti.
“Tra chi fonda una banca e chi la rapina non c’è nessuna differenza” disse Bertold Brecht.

fonte: http://thepolloweb.blogspot.com/2007/09/ah-se-la-gente-sapesse-come-viene.html