Renzi: ” Italiani siete sempre più ricchi “

https://www.youtube.com/watch?v=1-mk2oxiq8o&feature=youtu.be

https://www.youtube.com/watch?v=dqLLj2HVABU

Si gioca sui dati istat, dove il ricco di dichiara povero e viceversa.
Patetica demagogia e presentazione di una nazione che non esiste piu’, trascinata nel baratro della poverta’, da una classe politica che continua a “dominare” e rubare, piuttosto che governare con coscienza.{NdR}

(Parlamento Europeo 13/ 01/ 2015) – Strasburgo

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La disuguaglianza nel reddito e nella ricchezza
Il rapporto tra il reddito posseduto dal 20% della popolazione con i redditi più alti
e il 20% con i redditi più bassi, passa dal 5,1 del 2008, al 5,2 del 2010, per salire al
5,6 nel 2011 e attestarsi al 5,5 del 2012 (calcolato sul reddito 2011): il 20% più alto
riceve un ammontare di reddito di 5,5 volte superiore a quello del
20% più basso.
Il livello è superiore alla media europea, prossimo a quelli del
Regno Unito (che tra il 2008 e il 2012 mostra una diminuzione della
disuguaglianza), Estonia e Croazia e inferiore a quelli di Spagna e
Grecia (che mostrano un aumento della disuguaglianza) e di Lettonia,
Romania, Bulgaria e Portogallo (per i quali si registra una diminuzione
della disuguaglianza).
Tra il 2008 e il 2012 si segnala anche un aumento della disuguaglianza
in termini di ricchezza, che torna sui livelli osservati all’inizio dello
scorso decennio: l’indice di concentrazione di Gini
sale al 64% (era il 62,3% nel
2010 e il 60,7% nel 2008) e la quota di ricchezza totale posseduta dal 10%
più ricco
della popolazione raggiunge il 46,6% (era il 45,7% nel 2010 e il 44,3% del 2008)

fonte: http://www.istat.it/it/files/2014/06/04_Benessere-economico-Bes2014-2.pdf

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Strasburgo, 13/ genn./ 2015 – Beppe Grillo e Matteo Salvini approfittano del palco di Strasburgo per criticare il semestre italiano di presidenza dell’Ue. Matteo Renzi e’ “il nulla che parla” ha detto il leader del Movimento Cinque Stelle che ha seguito dalla tribuna dell’aula il discorso del presidente del Consiglio. A bocciare il semestre di presidenza italiana del Consiglio Ue “non e’ la Lega Nord”, rilancia il leader del movimento, Matteo Salvini, il semestre e’ stato bocciato “dall’aula dell’Europarlamento: il deserto”. Come ha sottolineato dopo l’intervento del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a Strasburgo, questa “e’ la degna fine di sei mesi di chiacchiere: neanche i suoi uomini hanno perso tempo per venire ad ascoltare il nulla.” Elencando tutti quelli che il Carroccio considera come i mancati risultati del semestre, Salvini ha in particolare ricordato il caso dei Maro’ e l’immigrazione: “Fortunatamente – ha concluso – il risultato e’ zero anche sui negoziati per l’ingresso della Turchia in Ue”. La stoccata di Renzi a Salvini, ‘difficile leggere libri eh?’ “Capisco che leggere piu’ di due libri e’ difficile, per alcuni…” e’ stata la risposta sarcastica che Renzi ha rivolto ai contestatori che lo fischiavano, verso la fine del suo intervento al Parlamento europeo, quando ha citato il Canto di Ulisse nell’Inferno di Dante. Dai banchi degli euroscettici e della Lega, in quel momento erano partite le contestazioni, in particolare da parte del leader della Lega Nord, Matteo Salvini, e il premier ha ribattuto con la stoccata.

RENZI REPLICA A SALVINI: DISTANZA PAZZESCA TRA DEMAGOGIA E REALTA’ – “Tra la demagogia e la realta’ c’e’ una distanza pazzesca”. Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio Matteo Renzi nel suo discorso di replica all’Europarlamento. Un discorso nel quale ha replicato duramente alle critiche in particolare a quelle del leader del Carroccio Matteo Salvini al quale Renzi ha ricordato l’assenteismo sui banchi europarlamentari. Per Renzi in Italia si assiste ad un “derby tra chi si alza” e accetta la sfida del cambiamento e “chi scommette sulla paura”.

“L’economia italiana – ha poi avvertito il premier – vive una fase di terrore, preoccupazione”, anche per colpa di “messaggi improntati non semplicemente all’austerity ma al terrore e alla paura del futuro”. In sede di replica, dopo il discorso per la conclusione del Semestre Ue, il presidente del Consiglio mette nuovamente il Parlamento europeo di fronte ai rischi dell’euroscetticismo.

Stesso tema che lo porta a osservare di trovare “davvero strano che i deputati europei che rappresentano l’Italia evidenzino con cura certosina tutti gli aspetti negativi del nostro Paese”.

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