Il grande inganno del “Debito Pubblico”

“Caro Antonio, in seguito alla chiacchierata di ieri, aggiungo perchè è evidente che il Debito pubblico sia sostanzialmente un inganno… Il Signoraggio è sostanzialmente la differenza di valore che c’è tra i costi tipografici per emettere carta-moneta e il valore nominale, ovvero, la cifra che è scritta sopra. Questa differenza di valore tra il costo tipografico e quello indicato sulla facciata della banconota costituisce il Signoraggio, e, che come potete immaginare, è una cifra molto elevata. Nel momento in cui la Banca Centrale compra delle cose utilizzando questa moneta, che a lei è costata pochissimo (il costo tipografico è la carta filigranata e inchiostri) ottiene un potere di acquisto enorme che solo lei può avere. Quindi per quanto riguarda la carta-moneta solamente la Banca Centrale che la emette gode di questo beneficio. La Banca Centrale nella parte del bilancio che riguarda il passivo non scrive il costo tipografico di emissione delle banconote ma il valore nominale! Cosicché quello che in realtà è un attivo, il Signoraggio, diventa un passivo per la banca! Quindi non è tassabile, viene evaso, ecc… Questo potere equivale alla quantità di carta-moneta che è in circolazione. La moneta emessa in questo modo crea debito pubblico. Ciò è dovuto al fatto che il Ministero del Tesoro quando vende i Buoni del Tesoro alla Banca Centrale, invece di pagare anche lui le banconote al costo tipografico (costi irrisori) in realtà le paga AL COSTO NOMINALE INDICATO SOPRA, PIU’ GLI INTERESSI, perché paga con i Buoni del Tesoro. Questo debito ovviamente va a carico dei cittadini! Quindi per essere chiari, l’ammontare totale del debito pubblico che ammonta oggi a circa 35.000 euro a testa, in realtà è un credito, e i cittadini potrebbero richiederlo indietro. Alla Banca Centrale. La Banca Centrale si occupa di stampare la carta-moneta. Per questa stampa spende pochissimi soldi, ma si fa pagare per il valore NOMINALE. Per fare un piccolo esempio, è come se il proprietario di un Casinò, nella sua contabilità mettesse al passivo non il costo di stampa delle fiches ma il valore nominale scritto sulle fiches. ULTERIORE INGANNO E’ LA RIDISTRIBUZIONE DI QUESTA RICCHEZZA CHE VIENE RIPARTITA TRA I VARI PAESI MEBRI DELLA UE (In pratica i nostri soldi vanno in altri paesi ad insindacabile ARBITRIO degli ORGANI BCE-UE)”.
– Avvocato tributarista (Anonimo)

Basta un “Mi Piace” per aumentare la visibilità di questa pubblicazione e permettere ad altri di vederla e condividerla. Clicca su “Mi Piace”

debito sovrano interessi